lunedì 21 settembre 2009

Ego e insulti

Ma cosa ci sta succedendo?
Un Ministro della Repubblica, addetto a migliorare il sistema amministrativo pubblico, perde sempre iù frequentemente le staffe e si lascia andare a improperi, giudizi raffazzonati, battute di cattivo gusto, e non se ne pente. Anzi, viene applaudito.
Il Presidente del Consiglio si arrabbia ogni volta che viene criticato, pesta i piedi perchè poverino, lui è la vittima e lancia querele a destra e a manca.
Un regista riceve una domanda da una giornalista e, per quanto stupidotta la domanda potesse essere (perchè un film sponsorizzato dalla Medusa di Mister B?), invece di rispondere pacatamente, come si conviene quando si ricopre un ruolo pubblico, (era pure sempre una conferenza stampa, e le domande non si possono mica scegliere...) si arrabbia anche lui, alza la voce e comincia a sproloquiare.
In un programma televisivo di artisti emergenti un giudice di gara sente che il suo gruppo di beniamini viene penalizzato e allora che fa?, anche lei si inalbera e rovescia nel microfono una sequele di volgarità, e giù applausi e solidarietà dal pubblico in studio.
Ma insomma, Italia, cosa ti succede? Nessuno che permette che il suo Ego venga criticato, nessuno che conceda spazi al dubbio, lasciamo poi stare l'umiltà, nessuno che accetti un confronto serio, tutto è reato di lesa maestà e la reazione più immediata è l'insulto.
Siamo prede di una sorta di complesso da principini. Ci crediamo sempre tanto furbi, e siamo così intenti a ripeterci quanto siamo bravi noi e quanto gli altri non capiscono niente che ormai oltre alla testa stiamo perdendo anche la faccia.
Costanza Alpina

2 commenti:

  1. ciao Costanza,
    vedo con piacere che ti sei tenuta dentro la tua grinta abituale. Cosa sta succedendo? Niente Costanza. per anni abbiamo avuto Cicchito, Bondi e Gasparri che hanno raccontato che cristo era morte di freddo sulla croce. Bastava guardarli negli occhi: non credevano una parola di quello che dicevano (forse Gasparri che dava l'impressione di non capire tutto del discorso che gli avevano preparato), ma vedevano con sorpresa che i giornalisti non facevano mai le domande imbarazzanti, non chiedevano mai spiegazioni... normalmente (non giustamente perché non c'è niente di giusto a quello che sta succedendo a questo paese) questo modo di fare è diventato il modello, incoraggiato dal premier. E gli italiani? Ieri sera guardavo in televisione un'intervista di Roberto Saviano, che spiegava che la gente di Casale ce l'ha a morte con lui, perché ha svelato che il re è nudo, e che ora devo dire da che parte stanno. Ho provato la stessa cosa nei giorni scorsi in Italia. Uscito dal cerchio degli amici cha la pensano, anzi che pensano, su tutti gli altri è caduta una nebbia d'amnesia. Quando cerchi d dire a gente di sinistra o a gente semplicemente onesta, loro guardano altrove. Non vogliono sapere che sono governati da un playmobil brillantinato cha vuole far credere si essere il campione del mondo del sesso e del buon umore; da ministri analfabeti, maleducati e intelletualmente e moralmente disonesti; che gli altri paesi invitano Berlusconi soltanto per farsi due risate. La loro suscettibilità cresce di pari passo con la loro cecità. A proposito di Brunetta, conosci il percorso universitario di questo signore, che si è messo in graduatoria in una università che neanche trovi sulla cartina d'Italia e che dovrebbe ringraziare ognii mattina la sinistra di averlo regolarizzato? Da uno cosi', cosa ti puoi aspettare: solo un comportamento di caricatura di venditore ambulante, di quelli che nei mercati rionali ti vendevano cento piatti per cento lire, e preferivano romperli perché ci guadagnavano di più. qualcuno che fa un po' di lavoro c'è, meno male, ma l'andazzo generale è questo: il mio regno per una velina. Il proverbio cinese dice che se il saggio mostra la luna, l'imbecille guarda il dito. Se lo fa a un italiano, lui guarda dall'altra parte. L'Italia non è un paese per gente perbene. Non perché gran parte degli italiani non lo siano, ma perché per indolenza, per tirare a campare, perché hanno una sinistra più vicina al vaticano che i partiti dei paesi dell'est a Mosca...che ne so io,hanno lasciato gli altri appropriarsi il paese. E ora? Sinceramente non so più cosa pensare. Forse l'italia è come quei paesi emergenti, di cui si dice sempre che sono sul punto di farcela...venti anni dopo sono esattamente allo stesso punto. Grandi speranze ma poche possibilità. Il paese era già spaccato in due, ora è spaccato in tre: gli italiani che sono fuori stanno creando una terza italia, fatta di cultura, di gente perbene che racconta che viene dalla luna per non mischiarsi con gli altri. Silvio ha ragione: malgrado tutto, piu' di 60% degli italiani lo vogliono ancora. Quando parlo con gli ialiani all'estero, ho la netta sensazione che non c'è soltanto la fuga dei cervelli dall'italia, c'è soprattutto la fuga della gente onesta che puo' permettersi di scappare...e di non tornare più. Vallo a spiegare a Brunetta e alle show girl del governo ai quali questa cosa fa comodo. Siamo entrati nella spirale della mediocrità: ogni ragazzo in gamba che va all'estero è un posto lasciato ai figli cretini dei potenti e dei politici di turno. Amen. Ce la faremo a cambiare le cose? Non voglio deprimerti, ma sei sicura che gli Italiani lo vogliono? Cerco di non pensarci troppo, ma qualche dubbio comincio ad averlo.
    Ciao, Thomas

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  2. Caro Thomas,grazie per continuare a seguirmi. Purtroppo condivido quel che scrivi, il tuo sconforto e il tuo pessimismo. Con il mio scrivere non mi illudo certamente di poter cambiare qualcosa. Ma ritengo che sia comunque importante esprimere la propria contrarietà, il proprio NO. E' l'unica possibilità che ho per sottrarmi al degrado e all'immoralità generale. Non è una candida e ingenua speranza ma un atto che, nel mio piccolo, vuole essere di dignità.
    Grazie, a presto,Costanza Alpina

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