sabato 23 gennaio 2010

Femmine evirate

Anche questo dovevamo sorbirci. La toccatina alle parti intime del bellone David Beckam data in diretta da una cosìchiamata inviata delle Iene. Per poi rincorrerlo facendo commenti poco lusinghieri sulla consistenza della toccatina medesima.
Non so spiegare quale sia la causa di tale avvilente volgarità. Forse la legge sguaiata dell'audience. Forse solo la stupidità di uno staff televisivo. O forse qualcosa di più, che si riflette sugli schermi e si propaga a macchia d'olio nelle teste e sulle lingue? ossai una idea perversa e distorta di emancipazione che porta all'autonegazione. Sì, se così si può dire, all'autoevirazione della femminilità. Non so. So solo che siamo cadute in basso.
Beckham in questo caso è stato corretto. Invece di stare al gioco se n'è andato senza nemmeno dire una parola. E il suo sguardo non era irritato, come ha commentato la cronista. Era allibito, disorientato. Era triste. Forse perchè a lui piacciono le donne vere (anche se sta con un manichino...ma sono dopotutto fatti suoi).
Se fossi in lui ricorrerei a qualsiasi cavillo e meandro di legge per denunciare la "toccatrice": che sia con l'imputazione di atti osceni in luogo pubblico, o sfregio indebito della dignità corporea e personale, o magari per stalking. In ogni caso non la farei passare. E così avremmo finalmente un maschione che darebbe una lezione di stile alle donne abbrutite dalla peggiore delle mascolinità.
Costanza Alpina

giovedì 21 gennaio 2010

Propaganda giudiziaria?

Berlusconi è un uomo di impresa, di efficienza, di lavoro. Forse non sa come funziona nei suoi particolari la macchina statale, tanto meno un tribunale. Però, in quanto uomo pragmatico, conosce certamente gli equilibri che devono intercorrere tra prestazione, organico, disponibilità, forza lavoro e risultato. Non è difficile dopo tutto: se si danno degli obiettivi che vogliano essere non fittizi, bisogna fornire anche le possibilità di realizzarli.
Altrimenti è propaganda.
E dunque. Va bene sveltire la macchina giudiziaria italiana, che è lenta fino all'indecenza e all'ingiustizia. Ma allora, è disposto Berlusconi ad aumentare gli organici, a mandare magistrati e funzionari là dove mancano (al Sud molte sedi sono già scoperte), ad aumentare i fondi e risolvere quelle carenze che spesso si traducono in mancanza di mezzi per comprare la carta di cancelleria o la carta igienica, figuriamoci il resto?
Sembra di no, purtroppo. E allora al danno si aggiunge la beffa, alla propaganda un'altra, ulteriore ingiustizia.
Costanza Alpina.

martedì 19 gennaio 2010

Destra

Eccolo lì, grassoccio, lucido, laccato e sorridente. A roteare la -r- quando dice con ostentata sicurezza: "Ma io sono di destrrrra! Non potrei mai essere di sinistra".
Eccolo lì l'uomo simbolo del mondo televisivo fatto di stelline e amici muscolosi, inetti a tutto se non a mostrarsi, a vedersi per una stagione di comparsate. Eccolo lì il re della bella vita sarda, Lele Mora, nel parterre della sfilata di uno chiccoso stilista italiano. A farsi riprendere compiaciuto mentre una delle sue creature gli si strofina contro e lo sbaciucchia maliarda con una bocca ripassata dal chirurgo.
E tutti lì a fotografarli, ad ammirarli, a chiedersi come mai la tipa ha cambiato taglio di capelli (avrà un nuovo fidanzato?) e se Lele Mora ha già scoperto il prossimo fenomeno di stagione.
Ma davvero, è tutto qui quello che è ci rimasto della destra?
Costanza Alpina
 

venerdì 8 gennaio 2010

Rosarno, banlieue all'italiana?

Nuovo anno, problemi vecchi.
E' di queste ore la notizia di una rivolta di extracomunitari a Rosarno, comune calabrese nella piana di Gioia Tauro.   A seguito dell'aggressione subita da alcuni di loro da persone non identificate, gli immigrati africani avrebbero reagito violentemente riversandosi in paese e facendo danni a auto, case, cassonnetti, qualche volta provocando anche ferite a persone. Una banlieue all'italiana?
Naturalmente i cittadini di Rosarno, come di ogni altra località italiana, meritano sicurezza e protezione.
E altrettanto naturalmente non vorremmo mai vedere scene di guerriglia urbana o rurale. I responsabili vanno assicurati alla giustizia, qualsiasi sia il loro misfatto e qualsiasi sia la loro provenienza. 
Al contempo però non vorremmo che adesso si aprisse l'ennesima polemica sull'inciviltà degli africani, la pericolosità degli immigrati, la barbarie dei "bingo bongo".
Barbara è piuttosto la situazione in cui quei poveracci sono stati costretti a vivere, accampati in condizioni subumane in fabbriche dismesse prive di tutto e costretti a turni e fatiche sovrumane per fare arrivare sulle nostre tavole gli agrumi e i frutti della terra.
Gli italiani, vuole la favola, sono un popolo accogliente e caritatevole. Ma siamo sicuri che sia vera benevolenza quella di chi accoglie indiscriminatamente per poi disciminare con accresciuta ingiustizia e indifferenza dopo?
Non so se quello di Rosarno sia un caso da "banlieue all'italiana". Francamente spero di no e spero che il caso rimanga isolato. Non credo proprio che tutti gli immigrati siano dei temibili criminali. So però che questo, come altri episodi incresciosi, sono il segnale di una politica dell'immigrazione vecchia, sbagliata, bacata. e corrotta. Una politica dell'immigrazione che non c'è.
Costanza Alpina