giovedì 21 gennaio 2010

Propaganda giudiziaria?

Berlusconi è un uomo di impresa, di efficienza, di lavoro. Forse non sa come funziona nei suoi particolari la macchina statale, tanto meno un tribunale. Però, in quanto uomo pragmatico, conosce certamente gli equilibri che devono intercorrere tra prestazione, organico, disponibilità, forza lavoro e risultato. Non è difficile dopo tutto: se si danno degli obiettivi che vogliano essere non fittizi, bisogna fornire anche le possibilità di realizzarli.
Altrimenti è propaganda.
E dunque. Va bene sveltire la macchina giudiziaria italiana, che è lenta fino all'indecenza e all'ingiustizia. Ma allora, è disposto Berlusconi ad aumentare gli organici, a mandare magistrati e funzionari là dove mancano (al Sud molte sedi sono già scoperte), ad aumentare i fondi e risolvere quelle carenze che spesso si traducono in mancanza di mezzi per comprare la carta di cancelleria o la carta igienica, figuriamoci il resto?
Sembra di no, purtroppo. E allora al danno si aggiunge la beffa, alla propaganda un'altra, ulteriore ingiustizia.
Costanza Alpina.

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