lunedì 23 febbraio 2009

Talebana glamour

Nella lunga e sdolcinata intervista concessa dalla Ministra Mara Carfagna a Pietrangelo Buttafuoco per Panorama saltano all'occhio tre cose.
1) La ministra accusa la parte politica avversa di essere prigioniera del glamour. E lo fa in elegantissimo completo Armani con foto tanto patinate da fare concorrenza a Vogue.
2) Mara confessa di aver viaggiato poco da ragazza ma sta mettendo riparo al suo debito formativo viaggiando ora in lungo e in largo, e con gusto. Bè, mi immagino che sia piuttosto comodo viaggiare da Ministro, e a spese dei contribuenti. Finalmente i soldi degli italiani sono usati a buon fine.
3) Il momento più appassionante viene con la benedizione per cui "Iddio che vive nella Famiglia fa la nostra Patria". La triade proprio deve piacerle, la ripete a iosa: Dio, Patria, Famiglia. E' la convinzione anche del Vaticano. Che volete, i talebani ormai sono tra noi. Certo, forse solo un po' più glamour di quelli originali ,un po' più piacenti, un po' più comodi e, all'occorrenza, un po' meno o meglio vestiti.
Costanza

venerdì 20 febbraio 2009

(Pier)Silvio

Pier Silvio Berlusconi è proprio figlio di suo padre.
Il senior ha passato la sua precedente legislatura ad accusare i non meglio specificati "poteri forti" di intralciare la sua attività di governo. Lo junior se la prende ora con le "élite" che colpevolmente "scambiano le proprie abitudini e i propri consumi come fossero quelli di tutti".
Il glossario di quei pochi, e per di più parenti, che hanno in mano il potere politico ed economico dell'Italia è veramente schematico e semplificatorio.
I poteri forti sono quelli che coltivano strategie e interessi opposti a quelli del Cavaliere.
Le élite sono quelle che pagano per vedere un'altra tv invece che assorbirsi l'offerta gratuita di Mediaset.
Loro invece, poveri uomini del popolo, si immolano per il bene della Patria, e dei loro telespettatori.
Costanza

giovedì 19 febbraio 2009

Bonapartismo alla Berlusconi?

Intervistato sul Corriere della Sera il Presidente Mediaset Fedele Confalonieri mette al sicuro gli italiani dai rischi di cesarismo, bonapartismo e pervertimento dittatoriale che alcuni (non pochi a dire il vero) ravvisano nell'accentramento di potere venutosi a creare nelle mani del suo caro amico Silvio Berlusconi.
E perchè, di grazia, si può star tranquilli?
Perchè, spiega, "Silvio può fare tutto tranne che il dittatore. L'antitodo sta nel suo carattere: è un estroverso, un generoso, un comunicativo. E' uno che racconta barzellette per sdrammatizzare. Per avere quell'altra inclinazione serve un carattere cupo, può esserlo un taciturno, un cospiratore".
Sembra una battuta, una presa in giro. La nostra maggior speranza contro i rischi di fascistizzazione, o se vogliamo di sdemocratizzazione, deve essere riposta nella carica di simpatia barzellettiera di un comunicatore, nella voglia di ridere del mago del piccolo schermo.
O forse che l'astuzia berlusconiana non sta nell'essere capace di adattare le forme e le situazioni al suo carattere, alla sua personalità? Così abile nei paradossi mister B. si divertirebbe, e non poco, a creare un regime ad personam. La sua.
Il fedele compare Fedele non se ne rende conto o semplicemente evita di dirlo?
Costanza

mercoledì 18 febbraio 2009

Sanremo

Ah dimenticavo.
Tutto sembra andare a picco, dalla Borsa all'opposizione.
Ma almeno c'è una cosa che risale. Gli ascolti di Sanremo.
Ah ecco, finalmente, ritorna la speranza.
Costanza

Il congedo di Veltroni

Convulse sono le ore della politica italiana in questi giorni. E tristi, visto che questo Paese sembra affidarsi sempre più ciecamente nelle mani di uno solo e pezzo per pezzo perde quella che dovrebbe essere la forza d'opposizione. Tra tutto però c'è una cosa che stupisce. Che Waler Veltroni, nel momento della sconfitta e del congedo, dica: "scusate, ho sbagliato. é (anche) colpa mia. Mi assumo la responsabilità dei miei fallimenti".
Sono poche parole, semplici ma difficilissime da pronunciare. Parole a cui non siamo più abituati, visto che nessuno sembra più poter sbagliare e tutti, soprattutto i politici, sono sempre impegnati a rivendicare le proprie ragioni, a gridare di avere (avuto) comunque ragione, a sostenere di essere stati fraintesi, equivocati, imbrogliati.
Anche per questo motivo il congedo di Veltroni dovrebbe indurre ancor più a riflettere.
Si può essere d'accordo o no, ma con quelle poche e, crediamo, sincere parole l'ormai ex segretario del PD dà una lezione di stile, di umiltà. Di coraggio.
Buona fortuna signor Veltroni.
Costanza

domenica 15 febbraio 2009

Mastella

Lo si legge sui quotidiani di oggi.
Clemente Mastella correrà alle elezioni Europee tra le liste del PDL.
I conti tornano.
Costanza

lunedì 9 febbraio 2009

Le certezze di Gasparri

Una donna muore.
Un Paese grida.
I politici si insultano.
Emblema di un Paese che si accorge di certi problemi e certe necessità solo in occasione di un'emergenza, un incidente, un caso.
Nella sua volgare ignoranza quasi mi viene da invidiare la sicurezza con cui Maurizio Gasparri, ex ministro e attuale capogruppo dei senatori del Popolo delle Libertà, ostenta le sue certezze con sprezzo e tono di sfida.
"é eutanasia" ha dichiarato "ne sono sicuro, non ho alcun dubbio".
Deve essere l'unico in questo momento disgraziato a non avere dubbi.
Beato lui?
Comunque sia, perdonaci Eluana per tutte le volte in cui non siamo stati capaci di avere rispetto per la tua tragedia.
Buon silenzio, buona quiete.
Costanza

sabato 7 febbraio 2009

Eluana e i miracoli

Avevo promesso a me stessa che non avrei pronunciato pubblica parola sul caso Englaro. Ma negli ultimi giorni sono sopraggiunti fatti di tali gravità da rendere impossibile non esprimere allarme.
Un conto è la questione di fede: è proprio del credente mantenersi sempre aperto e pronto all'intervento del suo Dio, sempre possibilista. Anche nel caso di uno stato vegetativo così prolungato come quello di Eluana lui crederà alla possibilità del miracolo. Questa è la sua forza, la sua sfida al mondo, la sua legittima credenza.
Altra però è la sfida che si sta giocando in queste ore a Roma sul piano politico e istituzionale, dove vediamo l'agguerrito ergersi di una volontà politica che si fa forza dell'investitura della maggioranza per spregiare tutti gli altri poteri, mortificare le prassi giuridiche, oltraggiare tutte le norme anche costituzionali.
Non solo Eluana avrebbe bisogno di un miracolo, ma anche l'Italia tutta, per salvarsi da una deriva sempre più pericolosamente arbitraria e personalistica.
Costanza

TV generalista

L'illogicità della TV generalista italiana è tutta lì: in quelle foto del Chiambretti show di due giorni fa, che ritraggono un comico in scarpe rosse indeciso tra l'essere compiaciuto e fintamente imbarazzato; un Fassino spilungone e smunto con lo sguardo spento nel vuoto; una Parietti che fa le boccacce come una pantera in calore (quanto vorrebbe graffiare Belen?!); e sullo sfondo il ritratto di un Lenin in espressione pensosa.
Ce ne dovrebbe essere per tutti. Per chi vuol ridere, per chi vuol piangere, per chi vuol eccitarsi con poco, e per chi è in vena di nostalgie.
Per tutti, tranne per chi vorrebbe ascoltare qualcosa di veramente comico o di politicamente intelligente o di sinceramente seducente.
Costanza

mercoledì 4 febbraio 2009

Fisco a stelle e strisce

Il ministro di Obama designato alla Sanità ha lasciato la carica per aver evaso i contributi fiscali relativi ad alcuni compensi ricevuti. La Nancy destinata a controllare le spese del badget federale si è tirata indietro per non aver pagato i contributi alla colf (poi versati in ritardo). Altri due ministri designati hanno rinunciato, uno per aver sbagliato a compilare le dichiarazioni dei redditi, l'altro per l'avvio di un'inchiesta di corruzione a suo carico.
Come si vede la tendenza a trattenere nel portafoglio qualcosa in più del consentito è universale. La differenza è che negli Stati Uniti viene punita in modo implacabile, e sapendolo le persone destinate a ruoli pubblici attivano autonomamente il senso di decoro ancora prima che intervenga la giustizia. Si fanno da parte riconoscendo la loro inadeguatezza, dovuta a conflitti di interessi o alla mancata fiducia delle istituzioni.
Da noi invece... da noi invece... ecco appunto, lo sappiamo. I problemi con il fisco sono quasi elogiati come espressione dell'italica arte dell'arrangiarsi.
Che strano: la virtù della correttezza fiscale dei personaggi politici statunitensi non viene mai citata dalla retorica di chi in Italia fa dell'America il punto di riferimento delle libertà.
Costanza.

martedì 3 febbraio 2009

Papa

Spiace dover continuamente ricorrere al confronto con l’estero. Ma si è quasi costretti visto che nella nostra Penisola il silenzio su questioni basilari si accompagna a un cicaleccio scomposto sulle questioni futili. Così alla notizia della revoca della scomunica ai lefebvriani, tra i quali figura un vescovo negazionista inglese, sarebbe piaciuto sentir provenire da voci italiane le stesse critiche, accorate, lucide e vibranti di sconcerto, che sono risuonate in Germania. Dove, ad esempio, uno dei principali settimanali tedeschi, Der Spiegel, non ha avuto tema di mettere in copertina un titolone che denuncia “l’estraneità” dell’attuale Papa dai problemi degli uomini; oppure dove un conservatore cattolico con le C maiuscole come l’ex presidente generale della CDU, uno dei partiti più tradizionalisti della Repubblica Federale, lamenta senza mezzi termini una politica papale dogmatica che incrina il dialogo interreligioso e rimane impermeabile al dolore degli essere umani. Per arrivare poi alla cancelliera Merkel, che con la consueta sobrietà invita il connazionale Benedetto XVI a chiarire meglio le proprie posizioni verso il vescovo e sollecita un netto rifiuto di ogni negazione o relativizzazione della Shoa.
Da noi invece della questione si sono interessati solo gli ebrei. Come se a tutti gli altri non riguardasse. Troppo intenti a cercare di dimostrare che in un modo o nell’altro il Papa deve sempre avere ragione.
Costanza.