lunedì 29 giugno 2009

La Beatrice di Trieste

Non sarà facile dimenticare Trieste e le sorprese che ci ha procurato.
C'era di tutto in città: il G8, la pioggia, la sfortuna.
La presentazione del libro su Mara Carfagna era prevista al Caffè San Marco alle 18. Peccato che nessuno, neanche il libraio, avesse fatto niente per pubblicizzarla: non una locandina, un annuncio, un invito. Naturale dunque che nessuno sapesse e nessuno ci fosse.
La serata sembrava già finita. Quando sulla via è comparsa la nostra Beatrice: bionda, sorridente, luminosa e simpatica. "Conosco un posto sul molo", ha detto "un benzinaio riadattato a locale dove fanno musica, cocktail, presentazioni, incontri. Proviamo?" Beh, proviamo.
Un cancello aperto sul porto, la pioggia che lasciava il posto al rosso del tramonto, cuscini rossi e viola, giovani seduti ai tavolini per l'aperitivo di fine settimana, e un microfono.
Un primo attimo di sconcerto quando Francesco ha introdotto l'argomento fuori programma, poi è prevalsa la curiosità, dopo i primi cinque minuti è subentrato l'interesse. Che è durato fino alla fine, e si è protratto nel dibattito.
Alla fine sembrava che la serata e l'ambiente fossero predestinati ad accogliere "Niente di personale contro Mara Carfagna". E nuovamente un libro si è trasformato in un'occasione di scambio, di riflessione, di dialogo.
E' andata così, ed è andata benissimo.
Grazie dunque a Beatrice che ci ha indicato la via per salire dall'Inferno al Paradiso triestino. Grazie di cuore a Lorenzo, che ci ha accolto ed ospitati. Grazie ai ragazzi che si sono appassionati al libro (in particolare grazie a Carlo, Francesco e a Giuseppe). Grazie a Francesco e a Paola per la compagnia e il supporto, e grazie infine ad Alessandro, che per pochi attimi ha provato l'ebrezza di essere un simpatico "valletto".
Costanza Alpina





mercoledì 24 giugno 2009

32 a 0

Ha ragione Luca Ricolfi nel suo articolo apparso su La Stampa stamattina.
Nelle ultime elezioni il PD ha ceduto alla destra 32 (dico 32) amministrazioni -- tra province e capoluoghi -- sparse in tutta Italia senza guadagnarne nemmeno una, e il suo segretario afferma seraficamene che "è iniziato il declino della destra".
Così facendo non solo si travisa la realtà ma si sottrae ai cittadini anche la speranza di un cambiamento autentico, di una ripresa. Si defraudano gli italiani dell'idea di un'Italia alternativa a quella berlusconiana.
Se la sinistra italiana continuerà a non voler imparare l'arte di contare (le sconfitte) e l'arte di vedere (i fatti, i problemi, le esigenze) continuerà a perdere. Fino a scomparire. Forse allora dichiarerà missione compiuta?
Costanza Alpina

martedì 23 giugno 2009

Trieste

Giuro che è una coincidenza.
Tra due giorni si terrà a Trieste il G8 dei Ministri degli esteri.
Tra due giorni a Trieste ci sarò anche io.
Naturalmente non come Ministro nè come portaborse. Semplicemente per parlare del mio libro. Lo farò al Caffè San Marco in Via Battisti 18, ore 18.
Accanto a me ci sarà come moderatore Francesco Magris, triestino doc.
Quasi quasi è un peccato che il G8 di giovedì non sia quello delle Pari Opportunità...
Costanza Alpina

lunedì 22 giugno 2009

A Piermario

Piermario è l'autore di uno di quei luoghi che, appena li conosci, diventano un'abitudine.
Una libreria di legno chiaro e riflessi rossi animata da un libraio vero, uno di quelli che sa dare i consigli e i libri non solo li vende, ma prima ancora li legge. Una rarità ormai.
Gli abbiamo fatto visita venerdì scorso, a Latina, in Via Armellini.
Nel giardinetto del cortile interno ho presentato il mio pamphlet su Mara Carfagna.
E' stato piacevole, come una chiacchierata tra amici, ricca e ampia, e anche divertente.
Grazie di cuore dunque all'ospitalità e all'accoglienza di Piemario e Maria, e grazie agli ascoltatori per l'attenzione dimostrata.
Grazie anche a Roberto per il consiglio di portare un po' d'aria alpina nelle piane dell'agropontino.
Costanza Alpina

mercoledì 17 giugno 2009

Latina

Cari amici,
sono quasi in partenza. Per il Lazio.
Venerdì 19 giugno infatti presenterò il mio pamphlet "Niente di personale contro Mara Carfagna" a Latina nella libreria di Piermario & Co, Via Armellini 26. L'appuntamento è per le ore 18.30.
Sarà la prima occasione per parlare del fenomeno Mara Carfagna esteso ormai alle sue numerose eredi, le Carfagnette.
Vi farò sapere.
Costanza Alpina

lunedì 15 giugno 2009

Giustizia fai-da-te

Non vorremo fare la figura dei soliti intellettualoidi anacronisti e troppo amanti dei dettagli. Eppure non riusciamo a fare a meno di rammentare che un pensatore tutto sommato trascurabile, che ha solo fornito qualche opera di importanza capitale per la comprensione dei fenomeni sociali e che rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per la cultura moderna, insomma un tale Max Weber (ma nell'Italia delle veline chi se lo fila?), ha sintetizzato secoli di processi politici in una frase: "Lo Stato è quell'ente che detiene il monopolio dell'esercizio della forza".
Ebbene, noi apriamo i giornali e cosa leggiamo? Che è stata istituita la Guardia Nazionale dell'MSI, che va ad aggiungersi alle ronde padane in camicia verde e a cui rispondono le Brigate Ebraiche. che si propongono di controllare che le prime non commettano a loro volta reati. E allora non possiamo fare a meno di pensare che viviamo in uno Stato alla frutta, che ha perso non solo la decenza ma anche la percezione della dissoluzione dei suoi principi fondanti.
Max Weber si rivolterà nella tomba, noi non possiamo nemmeno cambiare canale.
Costanza Alpina

sabato 13 giugno 2009

Gheddafi e le donne

Ma qualcuno ha capito a cosa è servito l'incontro di Gheddafi con le donne italiane? E che motivo avevano queste di essere così entusiaste e festose?
Confesso, io non ho capito.
Una cosa però mi è sembrata eloquente.
Accolto dalla padrona di casa Mara Carfagna, Gheddafi ha denunciato che nel mondo islamico le donne sono trattate come pezzi del mobilio.
Da noi, nella cattolica, occidentale e televisizzata Italia, alle donne va un po' meglio: sono fatte ascendere alla dignità di soprammobili.
Costanza Alpina

martedì 2 giugno 2009

Il divertimento del 2 giugno

Silvio Berlusconi, primo Ministro italiano, al centro di un turbinio di voci contrastanti e insinuazioni imbarazzanti, arriva con 15 minuti di ritardo alla parata più ufficiale dell'anno e si mette in posa davanti ai fotografi e alla forze armate.
Un largo sorriso a labbra chiuse, due fessure al posto degli occhi, capelli visibilmente tinti e una pelle che tradisce l'età e la stanchezza del tanto lavoro, delle seccature, delle poche ore di sonno. La mano alzata e tesa, non si sa se per ripararsi dal sole o simulare il saluto militare.
Ecco, nel contrasto tra quella smorfia di autosicurezza, furberia e giocosa infantilità, e quel saluto irrigidito e austero, è riassunta l'Italia di oggi. Un'Italia che diventa decrepita nelle sue forze e nella sue idee ma si illude di mantenersi giovane mediante i lifting e gli scintillii dei casting, un'Italia che inscena la serietà e poi ti frega, un'Italia che guarda divertita sfilare i cadaveri della sua dignità.
E in effetti all'insegna del divertimento sembra essere stata la giornata del nostro premier. Non tanto alla parata quanto dopo, davanti ai cancelli di casa, accolto dai flash e dai sorrisi di tanti cittadini festanti e sorridenti che chiedono una foto, una stretta di mano, una battuta, e lui sul predellino dell'auto, in mezzo alla folla, sfodera il suo miglior sorriso e mette in scena la favola che più gli piace: quella del re amato che ama mescolarsi tra la sua gente.
A quel punto i cadaveri sembriamo noi che non riusciamo a divertirci.
Costanza Alpina

lunedì 1 giugno 2009

Privacy

Che strano sentire invocare il diritto alla privacy da chi ha costruito la sua vita pubblica, e relativo successo politico, nella commistione tra i due ambiti, ha fatto campagne aprendo le porte delle ville di casa, è (ed ha) abituato a scambiare i palazzi del potere per dependance personali e al contrario le ville private come residenze istituzionali.
Che strano non voler vedere che il diritto alla privacy è legittimo, ma assume contorni, contenuti e modalità diversi a seconda che si parli di un semplice privato cittadino tra milioni o il rappresentante ufficiale di un Paese e sua prima guida politica.
E infine, che strano, scorretto e volgare sentire rivendicare il diritto alla privacy, in toni anche piuttosto secchi e alterati ("sono tutti affari suoi"), da quelli stessi che solo qualche mese fa, a proposito del caso Englaro, si sono messi in quattro per sostituire una sentenza definitiva della magistratura con i propri convincimenti religiosi e hanno fatto di tutto per imporre la propria coscienza (reputata più retta e morale) alla volontà disperata di un padre sofferente.
Come se certe frequentazioni di un Primo Ministro o le sue feste in villa fossero più sacrosantamente private del momento intimo ed estremo con cui si conclude una vita umana.
Costanza Alpina