martedì 2 giugno 2009

Il divertimento del 2 giugno

Silvio Berlusconi, primo Ministro italiano, al centro di un turbinio di voci contrastanti e insinuazioni imbarazzanti, arriva con 15 minuti di ritardo alla parata più ufficiale dell'anno e si mette in posa davanti ai fotografi e alla forze armate.
Un largo sorriso a labbra chiuse, due fessure al posto degli occhi, capelli visibilmente tinti e una pelle che tradisce l'età e la stanchezza del tanto lavoro, delle seccature, delle poche ore di sonno. La mano alzata e tesa, non si sa se per ripararsi dal sole o simulare il saluto militare.
Ecco, nel contrasto tra quella smorfia di autosicurezza, furberia e giocosa infantilità, e quel saluto irrigidito e austero, è riassunta l'Italia di oggi. Un'Italia che diventa decrepita nelle sue forze e nella sue idee ma si illude di mantenersi giovane mediante i lifting e gli scintillii dei casting, un'Italia che inscena la serietà e poi ti frega, un'Italia che guarda divertita sfilare i cadaveri della sua dignità.
E in effetti all'insegna del divertimento sembra essere stata la giornata del nostro premier. Non tanto alla parata quanto dopo, davanti ai cancelli di casa, accolto dai flash e dai sorrisi di tanti cittadini festanti e sorridenti che chiedono una foto, una stretta di mano, una battuta, e lui sul predellino dell'auto, in mezzo alla folla, sfodera il suo miglior sorriso e mette in scena la favola che più gli piace: quella del re amato che ama mescolarsi tra la sua gente.
A quel punto i cadaveri sembriamo noi che non riusciamo a divertirci.
Costanza Alpina

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