Che strano sentire invocare il diritto alla privacy da chi ha costruito la sua vita pubblica, e relativo successo politico, nella commistione tra i due ambiti, ha fatto campagne aprendo le porte delle ville di casa, è (ed ha) abituato a scambiare i palazzi del potere per dependance personali e al contrario le ville private come residenze istituzionali.
Che strano non voler vedere che il diritto alla privacy è legittimo, ma assume contorni, contenuti e modalità diversi a seconda che si parli di un semplice privato cittadino tra milioni o il rappresentante ufficiale di un Paese e sua prima guida politica.
E infine, che strano, scorretto e volgare sentire rivendicare il diritto alla privacy, in toni anche piuttosto secchi e alterati ("sono tutti affari suoi"), da quelli stessi che solo qualche mese fa, a proposito del caso Englaro, si sono messi in quattro per sostituire una sentenza definitiva della magistratura con i propri convincimenti religiosi e hanno fatto di tutto per imporre la propria coscienza (reputata più retta e morale) alla volontà disperata di un padre sofferente.
Come se certe frequentazioni di un Primo Ministro o le sue feste in villa fossero più sacrosantamente private del momento intimo ed estremo con cui si conclude una vita umana.
Costanza Alpina
Che strano non voler vedere che il diritto alla privacy è legittimo, ma assume contorni, contenuti e modalità diversi a seconda che si parli di un semplice privato cittadino tra milioni o il rappresentante ufficiale di un Paese e sua prima guida politica.
E infine, che strano, scorretto e volgare sentire rivendicare il diritto alla privacy, in toni anche piuttosto secchi e alterati ("sono tutti affari suoi"), da quelli stessi che solo qualche mese fa, a proposito del caso Englaro, si sono messi in quattro per sostituire una sentenza definitiva della magistratura con i propri convincimenti religiosi e hanno fatto di tutto per imporre la propria coscienza (reputata più retta e morale) alla volontà disperata di un padre sofferente.
Come se certe frequentazioni di un Primo Ministro o le sue feste in villa fossero più sacrosantamente private del momento intimo ed estremo con cui si conclude una vita umana.
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