lunedì 18 ottobre 2010

Niente di personale? No, niente.

E' proprio così. La matematica è un'opinione. E il buon senso anche. 
Forse sarebbe stato troppo elementare, vista l'assonanza dei titoli. O troppo giornalisticamente riuscito.


E la cosa più anomala è che perfino alcuni dei temi sono stati sfiorati: i "malumori", così li chiama la Ministra, suscitati dalla sua nomina, anzi dalle sue "nomine" (prima parlamentare, ammette, poi ministeriale); l'esempio che ne consegue per le giovani generazioni, i dubbi sulla selezione della classe dirigente, il ruolo delle donne nei media e in politica. 
Lo spunto per porre alla Ministra qualche riflessione è stato fornito da una citazione del giornalista d'assalto Filippo Facci, che il conduttore Piroso ha chiarificato con un esempio che sembrava tratto dal nostro libro (pp. 46-47).


Materiale, insomma, ce n'era in abbondanza per una citazione, un richiamo, una slide. Eppure niente. 
Non che sia una sorpresa. Le nostre piccole dimensioni non consentono di essere utili a nessuno, se non al buon senso.
La sorpresa è che questa volta sembra si sia trattato più un limite del giornalista e della sua redazione, che della Ministra. La quale sollecitata su certi temi, che erano molto affini, appunto, a quelli del libro, la bella Mara sorridente nonostante l'acne, ci ha dato ragione! Ha detto di aver condiviso i "malumori", i sospetti, le critiche dei suoi inizi politici. E che anche lei si è interrogata (questa è una sorpresa, un vero scoop!).


Poi certo, ha dato la sua versione dei fatti e del seguito di quei fatti, una versione, manco a dirlo, politically (e berluscony) correct.


Però, pur senza saperlo (o sapendolo benissimo?!) ha ... "sdoganato" il nostro libro e i perché che lo hanno fatto nascere.
Ci sorge il dubbio che forse il Piroso no, ma Mara sì: abbia letto. E apprezzato.
Non che ne avessimo bisogno, ma certo è una ragione in più per convincersi dell'opportunità di averlo scritto, quel piccolo libro, e della validità delle considerazioni lì contenute. Nonostante le versione di Mara, e nonostante l'omertà, o semplicemente la disattenzione, dei giornalisti.
Costanza Alpina

domenica 17 ottobre 2010

Niente di personale ...


Profetico.
Stasera alle 21.30 andrà in onda su La7 una puntata del programma del giornalista Antonello Piroso: approfondimenti, stacchi musicali, scenette video e interviste. 
Il programma si intitola, guarda un po', "Niente di personale".
E chi sarà l'ospite di stasera? Ma pensa, il ministro Carfagna. 
Se due più due fa quattro, sarebbe quantomeno naturale che nel corso dell'intervista venisse fatta una citazione o un riferimento al libro, unico nel suo genere, che ha come protagonista proprio il ministro Carfagna, e il cui titolo suona quantomeno profetico, almeno per la trasmissione di Piroso: "Niente di personale contro Mara Carfagna".
Sarebbe una (semi)novità nel panorama giornalistico e televisivo nostrano, sempre molto attento a non urtare certi equilibri "suggeriti" dall'alto, e sarebbe anche un atto di coraggio del giornalista e della testata, che si proclama a tamburo battente indipendente.
Dopo l'offensiva campagna scatenatasi intorno alla sua nomina ministeriale, nessuno infatti ha più osato parlare. Tutto è stato archiviato e dimenticato. Intorno alla Ministra una cortina di silenzio, o di elogio, e basta. Benché molte domande e spunti di riflessione restino aperti. Quegli stessi spunti che il libro suggerisce.


Staremo a vedere.
Consapevoli che nel rapporto media-politica anche la matematica, spesso, E' un'opinione. Soprattutto in Italia, di questi tempi. Soprattutto quando la protagonista è lei, la nostra bella Mara, pupilla -- è il caso di dire -- dei "poteri forti".
Costanza Alpina 

mercoledì 6 ottobre 2010

Cucina paesana

Certo, adesso che la Polverini ha imboccato Bossi e leghisti vari con i rigatoni inzuppati di sugo fumante, siamo tutti più tranquilli sulla tenuta del nostro governo, sulla coesione sociale e regionale dell'Italia, sulla serietà della nostra classe dirigente e la loro buona volontà di fare il bene dell'Italia, cioè il nostro.


L'esibizione gastronomica di oggi esprime forse in modo casereccio e paesano il senso dell'attività politica oggi: ci stanno cucinando ben bene... 
Costanza Alpina

lunedì 4 ottobre 2010

Università che sorpresa!

Angelo Panebianco firma un editoriale sul Corriere di oggi in cui rimprovera al governo la brutta figura che sta facendo di fronte al Paese spostando il calendario di discussione della Riforma Gelmini per l'Università, correndo così il rischio di rimandarla alle calende greche e di fatto affossarla. Sarebbe un tradimento di fiducia, commenta il giornalista, verso i rettori e i professori che aspettano con interesse la riforma, e anche verso il mondo produttivo e imprenditoriale, che aspetta laureati migliori e più qualificati di quelli attuali. Soprattutto sarebbe un segnale di pessima politica, perché significherebbe che la classe politica e di governo si disinteressa dei problemi veri del futuro del paese (di cui scuola, formazione, ricerca e università sono gli ingredienti essenziali) e pensa solo ai litigi, ai dissidi personali, alla conta dei numeri, alla beghe di partito. 
Ora, ammirevole che ci si lamenti, che si richiami il governo alle sue responsabilità. 
Ma evitiamo per favore quel tono mansueto e scandalizzato, come se fosse una sorpresa inaspettata che all'università non viene data la priorità che merita.
Forse che il dottor Panebianco non ha ascoltato l'intervento milanese di Berlusconi?
Di Università e ricerca c'era ben poco, era tutto incentrato su giustizia e magistrati. L'unico tema che davvero gli sta a cuore e per il quale è disposto a tutto: polemizzare, insultare, offendere, cercare il dissidio invece della riconciliazione, creare l'emergenza al fine di mettersi al riparo. E infine ritardare ancora di più il cammino di modernizzazione di questo Paese sempre più provinciale e sfiduciato.
Costanza Alpina