lunedì 8 dicembre 2008

Cosmetica

Ho letto pochi giorni fa un'intervista a Nawal El Saadawi, medico e intellettuale egiziana, dissidente, attivista dei diritti umani e civili per il mondo arabo, docente negli USA, incarcerata in passato per la scomodità delle sue idee. Mi ha colpito il suo commento a riguardo a donne famose dell'Oriente: Susanne Mubarak, Moza del Qatar, Rania di Giordania e altre viste dall'Occidente come agenti di cambiamento. "Da egiziana che conosce il proprio Paese, dice Nawal, posso assicurare che non lo sono. Sono agenti dei mariti, figure cosmetiche messe lì per accontentare l'Occidente". (Il Venerdì di Repubblica, 14.11.08)
Poi ho pensato a quanto la politica italiana, e soprattutto i tradizionalisti conservatori tutti d'un pezzo di destra, amino circondarsi sempre più di queste "figure cosmetiche". Vuoi vedere che le forme voluminose di Ramona Badescu saranno determinanti nell'aiutare il Campidoglio di Gianni Alemanno a migliorare l'integrazione delle badanti romene o dei rom ammassati in baraccopoli abusive?

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