domenica 5 aprile 2009

Mister B. al G20

Silvio Berlusconi dal G20, dove rappresenta l'Italia con aria da "gita scolatisca", non trattiene l'irritazione contro i mezzi di informazione che, a suo dire, diffondono notizie false sul suo conto, manipolano le immagini e diffamano la sua perona e il suo operato.
Un buon pretesto per diffondere di nuovo la teoria del complotto a sue spese. Ci limitiamo a far notare che se non fosse stato il Cavaliere in persona ad abituare in tutti questi anni a gaffe, scenette e siparietti imbarazzanti, ci sarebbe molta meno facilità a fare della facile ironia sui suoi comportamenti.
E comunque: guardando la scena della telefonata davanti alla Merkel, io mi sono semplicemente vergognata. Possibile che un capo di Stato non avesse un assistente da mandare per annunciare che sarebbe arrivato in ritardo? E se la telefonata in mondovisione è stata volutamente ostentata per mostrare quanto conta la mediazione del nostro capo del governo sulla scena internazionale, beh, allora il nostro premier ha poco da prendersela.
Ora però se l'è presa. E minaccia "misure dure". Come le indicazioni su quale tv guardare e quale no. Perchè, ha dichiarato in conferenza stampa, se lui lo dice, gli Italiani lo fanno.
Il peggio è che ha ragione.
Costanza

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