mercoledì 1 aprile 2009

Il degrado di Soria

Leggo sui quotidiani che in queste sere saranno trasmesse in esclusiva da Matrix e Studio Aperto i filmati che mostrano gli insulti e le umiliazioni inflitte dal caratteraccio e dall'arroganza di Giuliano Soria, patron del premio Grinzane, al suo giovane domestico, trattato e apostrofato come uno schiavo.
La vicenda è raccapricciante e giustamente bisogna parlarne.
Ma che motivo c'è di trasmettere al grande pubblico queste scene, questi quadretti di degrado umano?
Forse che la messa in onda può aiutare a capire a meglio, può riparare al male arrecato? O forse che non è l'ennesimo tentativo di lucrare sul dolore altrui e alimentare la curiosità morbosa del pubblico vouyerista?
Poi beninteso, il giovane ci avrà guadagnato a vendere i filmini e le televisioni sperano di guadagnarci ancora di più. E' tutta una questione di interessi, e almeno non la si spacci come diritto-dovere di cronaca. Chi vuole informarsi sulla vicenda può farlo benissimo leggendo le varie documentazini giornalistiche. A mio parere le immagini visive portano con sè una carica di violenza gratuita che rischia di innescare meccanismi di emulazione o di grottesco intrattenimento.
Il ristabilimento della giustizia può iniziare anche da qui, dall'eliminare ciò che è utile solo ad alimentare uno spettacolo insano ma non è necessario per la giusta causa.
Costanza

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