venerdì 10 aprile 2009

Appello ad Adriano

E' una pena vedere un ragazzo nel pieno della vita e del successo lasciare tutto per inseguire chissà quali traguardi, chissà quali aspettative, chissà quali strade.
ll brasiliano Adriano ha annunciato di voler lasciare il calcio perchè non lo rende più felice.
Certo, pensare che il solo calcio renda felice può sembrare a molti un po' limitante. Ma è anche vero che lo sport è una vocazione, un talento, un amore.
Abbandonare questo amore, coronato al massimo dei livelli, per noia e stanchezza fa comunque male. Soprattutto se si pensa che il mestiere di Adriano è uno dei più invidiati e pagati del mondo.
E allora lanciamo un appello.
Caro Adriano,
se ti senti viziato, annoiato, frustrato dalla vita, se vuoi ricominciare e riscoprirti, non nasconderti nelle favelas del Brasile. Rimani in Italia.
Ma non tra gli sballi di Milano.
Scendi un po' più in giù. Dove la terra trema, le case cadono, la gente piange.
Vai in Abruzzo, tra gli sfollati.
Metti a disposizione il tuo bel sorriso e la forza dei tuoi muscoli per distribuire pasti caldi, piantare le tende, sollevare le macerie, traspostare gli anziani. E magari, offri il tuo talento a quei ragazzini che hanno perso la casa, la scuola, la mamma, la spensieratezza. Fai una squadra di dilettanti, diventane allenatore, dividi con loro la tua passione e la tua bravura.
Saranno in tanti a esserne felici, ne siamo sicuri. E allora sì che potrai diventare davvero un Imperatore . Di molti cuori. Anche dei nostri.
Costanza

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