lunedì 11 aprile 2011

Vergognosa (ir)responsabilità di Germania

Così riporta il Corriere della Sera di ieri riguardo ai flussi migratoria provenienti dal Nord Africa e la politica EU:


«L'ITALIA NON SCARICHI AD ALTRI IL SUO PROBLEMA» - Rincara la dose Joachim Herrmann, ministro dell'Interno dello stato tedesco della Baviera. Ha stroncato l'Italia sulla nuova politica di emettere visti per i migranti provenienti dal Nordafrica e minaccia di ripristinare i controlli ai confini per tenerli a distanza. Parlando all'edizione domenicale del quotidiano Welt, Herrmann ha detto che l'Italia «deve affrontare da sola il suo problema dell'immigrazione e non scaricarlo sugli altri Paesi dell'Unione europea». 




Ora, non so se queste parole siano vere o se saranno smentite, secondo una prassi ormai in voga tra i politici di mezzo mondo, per cui dichiarazioni rilasciate vengono sempre interpretate male.
Se però non saranno smentite e se corrispondono a verità, inducono a una sola reazione: vergogna. Perché sono l'espressione di una inaudita arroganza e di una altrettanta inaudita ottusità. E questo solo perchè i confini del libero Stato di Baviera, come quelli di tutti gli altri Länder altrettanto liberi, sono saldamente circondati da montagne e non corrono il rischio di avvistare barconi o traghetti che ne insediano la sovranità. Per questo c'è già l'Italia, e le sue coste affacciate sul mare.


Dire che l'Italia deve affrontare da sola il problema dell'immigrazione significa che la Germania non vuole interessarsi ai problemi dell'Europa perchè non le conviene, perchè è più comodo, perchè è impopolare farlo. Ma allora i tedeschi la smettano di voler anche fare i padri morali dell'Europa all'insegna del sempre politically correct. Con il loro atteggiamenti di questi giorni si rendono infatti passibili degli stessi sospetti e delle stesse accuse che loro erano i primi a rivolgere agli italiani la scorsa estate: ossia di essere insensibili ai diritti umanitari perchè (si diceva) negavano i soccorso ai barconi stracolmi di gente assetata provenienti dal mare




Che l'Italia sia in clamoroso ritardo nel dotarsi di una politica dell'immigrazione è chiaro. Ma questo non smuove di una virgola i termini dell'attuale problema: ossia che ci troviamo di fronte a una emergenza umanitaria derivante da una instabilità politica diffusa in una zona del mondo con cui l'Europa, bene o male, deve fare i conti. Se la Germania vuole illudersi o fare finta che questo non la riguarda, si deve prendere la sua parte di vergognosa (ir)responsabilità.


Costanza Alpina

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