Intervista nel giorno dell'8 marzo.
La Carfagna se le suona e se le canta.
E' tutto un susseguirsi di elogi e autoelogi, sorrisetti di finta modestia e frasi di retorico zelo.
"Spero di non avere mai un rimorso", ero "secchiona" e lo sono rimasta, scrupolosa e attenta, mi piace fare le cose per bene, "Con me al governo le donne sono più forti", "Berlusconi scegliendomi ha mostrato coraggio", "Abbiamo fatto tanti, tantissimo", "Sono fiera di aver fatto questo e contenta di aver introdotto quest'altro", il mio papà di qua e il mio fratellino di là, e così via in una melassa celebrativa da rotocalco kitsch.
Quando poi non è lei a osare tanto, gliele canta la giornalista. Ma ministro com'è bella, e modesta per di più; lei è un jet che va per la sua strada, incurante degli sgambetti e pronta a immolarsi per il nostro bene, ma ci ricordi suvvia ancora una volta cosa ha fatto di tanto notevole per noi donne, e poi ci racconti di lei, della sua famigliola mulino bianco, di come era da bimba e di cosa è rimasto nel ministro di quella bimba cosicchè possiamo sentirci tutti ancora più rassicurati.
Domande più adatte a Vanity Fair e a Gente che a un quotidiano di informazione nazionale. E poi trattandosi di un Ministro di una Repubblica, e non di una starletta dell'ultimo reality, perchè non una domanda seria, vera, o magari scomoda: ad esempio perchè il Ministro delle Pari Opportunità tace quando la sua parte politica banalizza e volgarizza l'immagine della donna? perchè proprio lei ha taciuto quando Rosy Bindi è stata attaccatta pubblicamente dal primo ministro per la sua immagine estetica? cosa ne pensa delle ultime veline in lista? o com'è possibile che nella sua Campania, nella lista di cui lei è a capo, sia stato inserito all'ultimo momento e di nascosto un candidato non gradito (e di cui adesso dicono di voler respingere i voti... non è assurdo?).
Ah ma scusate. L'intervistarice era de Il Giornale.
Libera informazione in libero Stato.
Costanza Alpina
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