Il ministro Carfagna va di gran carriera. Parla anche in inglese al Consiglio dell'Onu e illustra le sue varie iniziative a difesa dell'incolumità e della dignità delle donne. E poi per dimostrare il grande slancio morale che la spinge a servire il Paese e le sue donne, si rivolge alle sue colleghe in aula, soprattutto a quelle più giovani. Le saluta e le invita a essere padrone della propria femminilità, a vivere le proprie scelte di donne con disciplina, passione e sacrificio, a raccogliere le sfide verso la società e i preconcetti.
Tutto bello, tutto giusto. Ci permettiamo solo di osservare che forse l'esortazione era mal posta: le donne sedute all'Onu devono avere un rapporto già piuttosto riuscito con la propria femminilità, da prima e anche senza Mara Carfagna. Ma soprattutto non si capisce perchè l'invito era rivolto solo alle altre, perchè non si è messa anche lei dentro a quello sforzo collettivo di coraggio e affermazione. Perchè ha continuato a dire con tono imperativo "abbiate il coraggio, ... dimostrate, fate..." e non ha mai usato un "noi" umile e paritario.
Forse che lei si sente già pienamente arrivata, affermata, riconosciuta? già pienamente consapevole, coinvolta, padrona di sè e quindi adatta per essere assunta a modello ed esempio dalle altre poverine ancora avvolte dalle tenebre dell'insipienza?
Anche da queste piccole omissioni passa l'arroganza della nostra classe dirigente.
Costanza
Tutto bello, tutto giusto. Ci permettiamo solo di osservare che forse l'esortazione era mal posta: le donne sedute all'Onu devono avere un rapporto già piuttosto riuscito con la propria femminilità, da prima e anche senza Mara Carfagna. Ma soprattutto non si capisce perchè l'invito era rivolto solo alle altre, perchè non si è messa anche lei dentro a quello sforzo collettivo di coraggio e affermazione. Perchè ha continuato a dire con tono imperativo "abbiate il coraggio, ... dimostrate, fate..." e non ha mai usato un "noi" umile e paritario.
Forse che lei si sente già pienamente arrivata, affermata, riconosciuta? già pienamente consapevole, coinvolta, padrona di sè e quindi adatta per essere assunta a modello ed esempio dalle altre poverine ancora avvolte dalle tenebre dell'insipienza?
Anche da queste piccole omissioni passa l'arroganza della nostra classe dirigente.
Costanza
"Tel maître, tel élève" ed il riconoscimento va agli alunni più vuoti assunti al ruolo di contenitore del pensiero, anzi delle fobie e delle paranoie, del maestro. Anche nella militanza è richiesto il vuoto personle. Vedi Maria Vittoria Brambilla condannata per irruenza e promossa per sottomissione a ruolo di ministro. L'altra ragione è sicuramente dovuta al fatto che al momento in cui dai autorizzazione a procedere nela cementificazione (sappiamo tutti che se in italia utoizzi uno, si fa anche il secondo per condono, facciamo finta di preoccuparci perché l'Italia non attira più i turisti. Al peggio avremo due veline per ballare sultavolo del consiglio dei ministri, con la Carlucci a fare da regista. Perché a guardarli bene sono tutti fatti sullo stesso modello: sottomessi al capo, arroganza che si spaccia per intelligenza, fobie che si vendono come idee originali. Mara Carfagna assunta a modello? E il minimo, perché a guardarli da vicino tutti campioni di "donneurs de leçons" (tremoni, frattini, gelmini) o insipidi e trasparenti, tutti gli altri. In questo coro, le gambe della Carfagna e della Brambilla a fare diversione e a togliere gli ultimi dubbi. Il garbo è sicuramente una tua caratteristica, io ho qualche difficoltà, sarà perché torno da una full immersion di una decina di giorni a Roma. Meno male che ho potuto offrire il tuo libro e farti un po' di pubblicità.
RispondiEliminaa presto
ps: e come se non bastasse, anche i residenti tedeschi del vaticano ci si mettono, amen.
Thomas
Beh, naturalmente senza dimenticare Elisabetta Gardini e Iva Zanicchi, entrambe parcheggiate al parlamento europeo...
RispondiEliminaUn saluto, e grazie per la pubblicità!