Tutti (dal premier, che ha recentemente espresso in modo assai colorito le sue "preoccupazioni" sull'immagine dell'Italia nel mondo, che dice infangata - ai magazines che gli ruotano attorno, ai giornali più istituzionali) dicono di voler mettere in luce il lato migliore dell'Italia, l'Italia che ce la fa, che vince, che ottiene riconoscimenti.
E allora chissà perchè nessun politico ha finora speso una parola di elogio e felicitazione verso il germanista e scrittore Claudio Magris, che proprio oggi ha ricevuto a Francoforte, nell'ambito della Fiera mondiale del libro, uno dei premi più importanti e prestigiosi della Repubblica Federale Tedesca, il premio per la pace dei librai tedeschi.
In questi giorni il professor Magris è stato coccolato e vezzeggiato in terra tedesca tra interviste, conferenze, ricevimenti, cerimonie solenni, incontri ai massimi livelli.
Da noi nemmeno una voce, una riga di notizia, un commento. Come se nulla fosse successo.
Ma non è forse un italiano che onore il nome del nostro Paese nel mondo?
A pensarci bene nulla però è davvero successo agli occhi di certuni. Perchè Magris è un intellettuale, che nel sistema di non-pensiero degli apparati di potere è sinonimo di pedanteria fumosa e obsoleta. Per di più Magris è un intellettuale sobrio che dice quel che pensa, e spesso pensa il contrario di ciò che dice la presunta destra al governo. Magris non è pop, non è glamour e non è allineato. Quindi chi è poi mai parlarne, e per congratularsi con lui?
Meglio continuare con gli scoop su veline, attricette (magari sul tappeto rosso con pezzi doc di Hollywood), toppless e bikini. E se proprio si vuole parlare del meglio del made in Italy, meglio parlare del trionfo della bellezza estetica (moda, modelle e dintorni, fino alle ministre). Riempie gli occhi, e svuota la mente. Conviene.
Costanza Alpina
E allora chissà perchè nessun politico ha finora speso una parola di elogio e felicitazione verso il germanista e scrittore Claudio Magris, che proprio oggi ha ricevuto a Francoforte, nell'ambito della Fiera mondiale del libro, uno dei premi più importanti e prestigiosi della Repubblica Federale Tedesca, il premio per la pace dei librai tedeschi.
In questi giorni il professor Magris è stato coccolato e vezzeggiato in terra tedesca tra interviste, conferenze, ricevimenti, cerimonie solenni, incontri ai massimi livelli.
Da noi nemmeno una voce, una riga di notizia, un commento. Come se nulla fosse successo.
Ma non è forse un italiano che onore il nome del nostro Paese nel mondo?
A pensarci bene nulla però è davvero successo agli occhi di certuni. Perchè Magris è un intellettuale, che nel sistema di non-pensiero degli apparati di potere è sinonimo di pedanteria fumosa e obsoleta. Per di più Magris è un intellettuale sobrio che dice quel che pensa, e spesso pensa il contrario di ciò che dice la presunta destra al governo. Magris non è pop, non è glamour e non è allineato. Quindi chi è poi mai parlarne, e per congratularsi con lui?
Meglio continuare con gli scoop su veline, attricette (magari sul tappeto rosso con pezzi doc di Hollywood), toppless e bikini. E se proprio si vuole parlare del meglio del made in Italy, meglio parlare del trionfo della bellezza estetica (moda, modelle e dintorni, fino alle ministre). Riempie gli occhi, e svuota la mente. Conviene.
Costanza Alpina